Ti sposo.
Con l’umido e stretto anello di carne
scivolo intorno e serro
quella possente metafora di dito
che è linea retta tra la vita ed il tuo cuore.
Unici testimoni la luce del mattino
e una lacrima impigliata tra le ciglia.
Su questo altare in puro latex
(un lato estate e un lato inverno).
Con la benedizione del mio sangue.
Tra i bianchi fiori d’avorio
Con cui ti tatuo preghiere sulla pelle
Nel bene e nel male
Nella buona e nella cattiva sorte
Io prendo te, mio illegittimo sposo
E con le labbra ti cospargo del mio riso.
Today is a good day to talk about sex and zen.
(questo è un post PubblicitàProgresso. Su ispirazione di Calma è stato prodotto anche apposito file per ipovedenti. Si tratta di un’iniziativa sperimentale senza fini di lucro. Eventuali donazioni libere verranno devolute all’Associazione "Poeti da strapazzo")
novembre 1, 2005 alle 12:40 am |
Non ho mai letto nulla che mi abbia colpito cosi’ tanto! Ciao:)
novembre 1, 2005 alle 12:55 am |
mo’ non esageriamo!
novembre 1, 2005 alle 5:40 am |
test test.
sa sa-ss-sa
sssseiiii-Ã .
prova-commento-prova-commento.
commento zen delle 5:30
non manco mai un appuntamento importante
Il post non lo commento.
non va commentato.
va ascoltato in silenzio zen
sà -sà -sÃ
sssseeeeeeeeeeeeeeei-Ã
Se non sono riuscito a farti sorridere e ho fatto la solita figura barbina, giuro dovessi tagliarmi le mani commenterò d’ora in poi solo tra mezzogiorno e le tre del pomeriggio.
Così magari la smetterò anche di andare a dormire ogni notte con le tue parole come ultima cosa ascoltata.
Che poi vai a dirglielo tu ai miei sogni che ti ho solo letta su un monitor.
novembre 1, 2005 alle 8:31 am |
Molto belli questi tuoi versi…
novembre 1, 2005 alle 10:01 am |
stamattina ho riso.
Che poi vai a dirglielo tu ai miei sogni che ti ho solo letta su un monitor.
l’ultima persona che mi ha detto una cosa del genere, embè, non se l’è passata tanto bene. è ancora sotto stretta sorveglianza medica e terapia farmacologica.
novembre 1, 2005 alle 1:07 PM |
🙂 bello bello bello (soprattutto l’altare in puro latex) e mi piace anche l’idea del signor FDD..;-p
novembre 1, 2005 alle 1:25 PM |
io invece volevo commentare ieri sera, di ritorno da un viaggio in treno. l’intenzione era quella di leggere la posta e bosta, poi ti ho trovata nella colonnina degli aggiornati e mi sono letta gli arretrati-tutti. stanca ma felice nel leggerti ( oh, a me il miele non piace. però…).
ah, ti chiederai perchè non ti ho commentata ieri notte. chiedi a mister splinder, quel farabutto.
m.
novembre 1, 2005 alle 2:06 PM |
è ancora sotto stretta sorveglianza medica e terapia farmacologica.
Che crei dipendenza, infatti, andrebbe scritto in cima sotto il titolo.
Per me ormai è tardi, ma qualcuno lo possiamo ancora salvare.
Io ormai rapinerei, per poterti leggere.
novembre 1, 2005 alle 5:15 PM |
mi sono accorta che il file sonoro non è di accesso immediato, nonostante la mia dotazione tecnologica. va recuperato dal profilo, nella cartellina mediablog. se il buffer non va, va aperto sul lato destro, dove dice: altri formati. e ascoltato come.wma anziché come mp3.
adesso vado a vedere la sposa cadavere.
novembre 1, 2005 alle 5:52 PM |
nieeeeente…cari lettori di questo blog… vuol solo dire che poi il buffer che nel mediablog c’ha il wma incrociato all’mp3 per l’accesso con la supercazzola alla prematurata ding ding può andare anche bene che poi ci fai il daunlòd ma solo in banda d’accesso suddivisa tra lem , lum e viper bum.
spero ti piaccia quanto è piaciuto a me.
novembre 1, 2005 alle 9:54 PM |
mi è piaciuto, ma credo non tanto quanto è piaciuto a te.
ho apprezzato molto la differenza tra il grigiore del mondo convenzionale dei vivi e i colori dell’aldilà libero da pregiudizi.
l’unica cosa cattiva che c’è da dire tu non l’hai detta. allora la dico io: dove viene confermato che gli uomini non scelgono mai. mai. arrivando addirittura a farsi trascinare dalla morte pur di non sapere esattamente cosa vogliono e come fare per averlo.
scusa, eh!
(non t’azzardare a smentire e a contraddirmi se non hai argomentazioni sufficienti e non sooltanesche e almeno 5 esempi validi)
ah, grazie per la spiegazione tecnologica, in effetti avevo il dubbio di essere stata poco chiara 😀
ciao mrka.
niente miele. non piace nemmeno a me.
novembre 1, 2005 alle 10:11 PM |
ho la pessima abitudine di aprire PRIMA il blog e solo DOPO outlook express.
è questione di pigrizia e impazienza. intanto che si apre l’homepage poi clicco sulla barra in alto la bustina della posta.
l’ho fatto anche oggi.
cazzarola. oggi non dovevo farlo. oggi proprio no.
è che da quando ho il blog ho ricevuto una serie di regali, sempre tremendamente inaspettati e sempre tremendamente graditi, ne avevo anche scritto una volta.
ma quando un regalo è tagliato proprio su di te ed è esattamente quello che avevi in mente che potesse essere è qualcosa che ti lascia senza parole.
non il regalo, ma una certa idea di come vorresti che le tue parole prendessero corpo. ecco, allora la forma sarebbe quella.
cioè non sarebbe. E’. è quella.
perché non può essere che quella.
mi si scusi l’apparente sconnessione mentale. se ci riesco, più tardi capite cosa sto cercando di dire.
novembre 2, 2005 alle 1:44 am |
Ridere o deridere?
E’ differente.
Tutto qui.
novembre 2, 2005 alle 2:17 am |
la tua poesia è splendida.
novembre 2, 2005 alle 4:19 am |
In sostanza ti avevo scritto che lì per lì non avevo capito cosa intendevi, parlando del film, quando hai detto che dimostra che gli uomini non scelgono mai.
Dato che, sapendo il tema del film, avevo pensato che per “uomini” intendessi i “vivi”, non riuscivo a capire di che stessi parlando.
poi ci ho pensato e ripensato e ho capito che per uomini intendi proprio uomini genere maschile.
A quel punto fare 2+2 è stato facile come è stato facile capire che il film è stato solo la scusa per dire questa cosa qui che è diretta a chissà quale uomo ma di sicuro a uno in particolare e allora ho deciso che sultano o sultano io è meglio se non replico che altrimenti, anche vista l’ora, faccio un danno.
🙂
novembre 2, 2005 alle 10:12 am |
Tu e Calma siete diventati ipertecnologici e spiazzanti: troppa carne, troppa vita.
E chi si riprende?
novembre 2, 2005 alle 10:23 am |
uè, buongiorno.
nonostantetutto, ridere, mica deridere. per carità . è che io però ho una risata così, spiazzante.
broono, quando tu e AnnaBella entrate in questo blog io tremo. siete due detonatori, dalle vostre dita può uscire qualsiasi cosa. in realtà quella cosa che ho detto sul film era riferita non a uno, ma a una serie di episodi e vicende anche non strettamente personali.
alle 4.19 ne sarebbe uscito un commento buono, ne sono certa.
poi stamattina ci pensavo in auto e concludevo che la danza del ventre è stata inventata a letto, perché i sultani (quelli con la u, eh!) infiacchiti dagli ozi e dalle ricchezze, non ce la facevano nemmeno a muoversi. quando si dice che la determinazione è un fatto genetico, per esempio.
e comunque la sposa cadavere – per la quale io non tifavo – alla fine si è dimostrata una gran signora e ha riguadagnato tutta la mia stima, nonostante le fattezze da angelina jolie dell’oltretomba.
contrabasso, questo multimediale ci piace assai. tra poco passiamo ai filmini, qualcosa tipo Dogville. Il post-Dogma.
novembre 2, 2005 alle 10:32 am |
mi sento come chi gli scappa da ridere in mezzo a un funerale. tu mi capisci, vero?
novembre 2, 2005 alle 10:37 am |
sì sì. ma è così che succede.
il maggior tasso di concepimento durante la guerra avviene durante i bombardamenti, quando la gente sta nei rifugi, seduta vicino vicino.
e ho notato che ai funerali qualcuno se ne esce sempre con delle battute salaci sul sesso.
ce l’hai la telecamera? dobbiamo fare i filmini. passiamo dal blog al vlog, senza pietà .
per esempio io stanotte mi sono sognata una tigre col manto da giraffa. vorrà dire qualcosa pure questo?
novembre 2, 2005 alle 10:44 am |
La tigre l’ho sognata pure io, ma era ieri. E’ perché sto leggendo Gadda. Si trattava di un bambino che giocava a fare la tigre in giardino e pesta una merda con la mano/zampa. (però, come fai a capirmi, che non ci riesco manco io?)
novembre 2, 2005 alle 10:50 am |
calma, vado per analogia.
difatti a volte piglio cantonate mostruose 😀
io nel sogno ero a una festa in un rifugio di montagna e avvertivo tutti di aver visto la tigra, ma non mi credevano. poi è arrivata, sentendo odore di barbecue, e ci siamo dovuti barricare in casa.
ma il manto da giraffa resta inspiegabile.
novembre 2, 2005 alle 11:05 am |
Il pericolo si ammanta sempre di innocenza e c’è animale più innocente della giraffa dal collo lungo che si ciba solo di foglie?
novembre 2, 2005 alle 11:39 am |
madamin, non per smentire le sue competenze junghiane e freudiane, ma a questo ci ero arrivata pure io.
è che mi stavo chiedendo, in questa giungla irta di pericoli nella quale coscientemente mi muovo, qual è l’elemento non ancora considerato e che sta lì in agguato.
novembre 2, 2005 alle 11:52 am |
E beeella, se uno potesse saperlo…
Però, e qui fantastico, c’è qualcuno da cui temiamo meno che da noi stessi?
C’avrai mica un collo lungo lungo? 😉
novembre 2, 2005 alle 1:22 PM |
potrei prenderti come personal coach.
potrei.
ma non lo faccio.
mi diverto di più a sbagliare da sola 😀
novembre 2, 2005 alle 1:24 PM |
io l’ho ascoltata qui ed é comunque molto bella..che musica é quella in sottofondo?
novembre 2, 2005 alle 1:44 PM |
si chiama Corazon.
Potrebbe essere di Jarabe De Palo?
Non lo so, a onor del vero, per quanto la conosca.
novembre 2, 2005 alle 1:51 PM |
Jarabe mi piace un sacco..indagheró..
novembre 2, 2005 alle 2:33 PM |
Condivido, sbagliare da soli è un brivido sopraffino :))
novembre 2, 2005 alle 4:03 PM |
cara brezza,
ho sbagliato.
o meglio, io credevo fosse dei Gipsy King, ma poi ho spulciato nella discografia e non la trovavo. e c’è da dire che ‘sti latini usano la parola corazon ogni due, quindi manco a trovarla su gùgl.
comunque, la canzone è di Chico & The Gipsy. me l’ha detto il pusher 😀
novembre 2, 2005 alle 4:13 PM |
c’é in effetti anche una Corazon di De Palo..l’ho scaricata ma non l’ho ancora ascoltata..adesso cerco anche quella di Chico. muchas grazias 😉
novembre 2, 2005 alle 4:22 PM |
stanotte l’universo ha parlato…
novembre 2, 2005 alle 4:28 PM |
e qua t’aspettavo, chérie, al varco.
pregustavo il momento in cui avresti detto questo.
novembre 2, 2005 alle 4:30 PM |
(ma ha parlato con te o con me?)
novembre 2, 2005 alle 4:31 PM |
eh… a me ha parlato
🙂 parla una lingua profonda pero’, tanto profonda, cosi’ tanto che anni fa scappai credendo di sprofondare senza accorgermi che lo sprofondo e’ altrove….
novembre 2, 2005 alle 4:32 PM |
ma forse visto che si conosco ha parlato anche a te, e ti diro’ di piu’ mi ha detto chiaramente che c’era un messaggio dall’universo per me!
novembre 2, 2005 alle 4:36 PM |
tra una chiacchierata con l’universo e l’altra gli occhi si sono posati su questo
“…Ho paura Carmine!
– Non e’ paura Modesta, sonno hai
– Perche’ il sonno da’paura?
– E certo, la mancanza di sonno e di pane da’ freddo e anche stranezze ca paura possono sembrare. Il corpo fiaccato non fa barriera ai brutti ricordi, e ai fantasmi della mente si abbandona. Dormi ora e vedrai che domani mattina non avrai ricordo….”
G.S. (che non e’ il grande seduttore
novembre 2, 2005 alle 4:39 PM |
ma chi sono?
ti rimando al commento n. 17, secondo capoverso, in cui affermo chiaramente il mio pensiero.
novembre 2, 2005 alle 4:42 PM |
….fammi capire
devo fare la danzatrice della ventresca?
stai tremando?
devo scrivere alle 4 del mattino?
chi sono chi?
novembre 2, 2005 alle 4:46 PM |
uff sempre io ero!!!!
novembre 2, 2005 alle 4:48 PM |
chi sono carmine e codesta modesta?
novembre 2, 2005 alle 4:57 PM |
ahahahah vedi se tu seguissi i miei consigli dilettura
🙂 🙂 🙂
modesta e’ laprotagonista femminile del libro, ambientato in una Sicilia che ricorda un po’ quella del Gattopardo, ambientata agli inizi del 900. E’ una donna sanguigna, cresciuta in un orfanotrofio che si ritrova a capo di un piccolo regno feudale… Carmine e’ l’amato e odiato compagno, colui che la inizia ai piaceri della vita…..
novembre 2, 2005 alle 5:06 PM |
inutile dire che Carmine non è il suo compagno fedele e presente…
novembre 2, 2005 alle 5:11 PM |
L’arte della gioia
Goliarda Sapienza
novembre 3, 2005 alle 12:04 am |
a me questo libro sembra uno scherzo.
soprattutto il nome dell’autrice.
novembre 3, 2005 alle 10:31 am |
sembra, invece è bellissimo! Racconta di un’Italia che fu, che fa parte delle nostre radici anche se ce lo siamo dimenticato…
novembre 3, 2005 alle 10:45 am |
l’autrice è stata una passionaria, popolana, attrice, compagna di Citti. Questo romanzo è stato scritto in venti anni e pubbblicato postumo.
il retro di copertina recita:
“….è il racconto di una vita intera di coraggio, in compagnia di una fantastica famiglia di personaggi, attraverso le vicende e le peripezie del più drammatico novecento. Una narrazione assoluta che ritrova qui una velocità di ritmo che avevamo dimenticato, dove epica, storia e saga si mescolano di continuo. Opera dei pupi siciliani, guerriero femmina, cantastorie, la potente protagonista di questo romanzo nasce miserabile in una landa desolata, e lì dovrebbe compiersi il suo destino di esclusa. Ma forte di quella genialità primaria che viagia sempre a ridosso della criminalità , seguendo solo l’intelligenza delle cose approda, a ciò che tutti noi cerchiamo, la gioia.
novembre 3, 2005 alle 10:47 am |
Ma forte di quella genialità primaria che viaggia sempre a ridosso della criminalitÃ
scusa se pervengo a conclusioni affrettate, ma se sommo questo elemento con il fatto che l’universo ti ha mandato un messaggio, vuol dire che stai per andare a rapinare una banca o che?
novembre 3, 2005 alle 10:52 am |
ahahahahha no le due cose sono assolutamente scollegate
l’universo mi ha sussurato amore, e il libro è arrivato prima dell’universo e mi piace proprio tanto. Non è qui intesa la criminalità organizzata, ma quell’essere furbo e svelto ad accaparrarsi quel che si vuole prima che qualcun’altro arrivi a prenderselo. E’ ambientato nei primi del 900, guerra, rivolte, la vita sul continente e quella dell’isola, bello, se ne percepiscono i profumi.
😉
novembre 8, 2005 alle 7:22 PM |
comunque.
il risultato è questo. che mia figlia, che è la principale ascoltatrice della musica su pc, stasera mi fa: mamma, mi fai risentire quella cosa dell’anello di carne?
e poi, ad ascolto concluso: ma di carne in che senso?
quando sarai grande avrai un blog e capirai, figliola.. 😀