Erri De Luca
"Io te vurria vasa’ ", sospira la canzone
ma prima e più di questo io ti vorrei bastare,
io te vurria abbasta’,
come la gola al canto come il coltello al pane
come la fede al santo io ti vorrei bastare.
E nessun altro abbraccio potessi tu cercare
in nessun altro odore addormentare,
io ti vorrei bastare,
io te vurria abbasta’.
"Io te vurria vasa’ ", insiste la canzone
ma un pò meno di questo io ti vorrei mancare
io te vurria manca’,
più del fiato in salita
più di neve a Natale
di benda su ferita
più di farina e sale.
E nessun altro abbraccio potessi tu cercare
in nessun altro odore addormentare,
io ti vorrei mancare,
io te vurria manca’.
(io lo so che la conoscete già, ma a me mi piace assai. c’è il solito file per ipo-vedenti. mi raccomando, in versione originale e mai in stream)
novembre 24, 2005 alle 2:31 PM |
grazie.
novembre 24, 2005 alle 3:38 PM |
bastare. oh se basterebbe. (ciao Flo’, come stai? io sono esule: mi si è rotto il blog. i commenti sono inaccessibili, e forse ora piango)
novembre 24, 2005 alle 6:24 PM |
io non la conoscevo e mi piace molto. grazie 🙂
…pensiamo sempre alla gelosia come competizione e confronto e invece è anche senso di inadeguatezza: se non ti basto, non sono “abbastanza” per te.
novembre 24, 2005 alle 11:08 PM |
a me questa poesia in assoluto mi piace un sacco.
in relativo mi fa anche venire i lacrimoni.
novembre 25, 2005 alle 1:00 am |
buonanotte.
Matho.
novembre 25, 2005 alle 8:43 am |
carino come esercizio di “additional lirics”, prendere una traccia, stravolgerla, ampliarla. bello. il tema, poi, che te lo dico a fare…
Hai un kleenex, per caso ? 🙂
novembre 25, 2005 alle 8:49 am |
buongiorno.
bollettino medico: nottata serena e lievemente costipata.
temperatura sui 37°, nausea costante. tosse secca e stizzosa.
cletus, dire carino a Erri De Luca lo vedo troppo azzardato. carino è un aggettivo un po’ ambiguo. Erri De Luca è tormentato, è montanaro.
non ci azzecca, ja.
novembre 25, 2005 alle 8:50 am |
carino, l’esercizio. Non il De Luca…preciso.
novembre 25, 2005 alle 9:47 am |
è più facile mancare che bastare…
novembre 25, 2005 alle 9:53 am |
bravobravobravo
bra-vo bra-vo
che hai toccato il punto esatto.
mancare è più facile. da un lato.
ma dal lato invece di chi prova la mancanza e vorrebbe che fosse colmata, cos’è davvero più facile?
accettare la mancanza o accettare il peso di riempirla?
a me di mancare a qualcuno che non si vuole far bastare non me ne frega niente, è pura soddisfazione dell’ego.
novembre 25, 2005 alle 10:13 am |
io te vurria Dadà ! 🙂 [OT: imMANCAbile la tua firma grazie!] z
novembre 25, 2005 alle 10:46 am |
mi noio. io te vu’ria noia’!
novembre 25, 2005 alle 11:25 am |
minoio, tu mi fai ridere come poche persone al mondo.
io te vurrìa vasà .
zop,
tu m’hai dadato assai 🙂
novembre 25, 2005 alle 11:31 am |
a volte ci si accontenta di mancanze. le bastanze se le possono permettere pochi, da un lato e dall’altro. (copriti, Flo’, e riguardati)
novembre 25, 2005 alle 11:35 am |
brioche, ti prego.
tu che fai parlare gli oggetti, scrivi il punto di vista dell’arco.
novembre 25, 2005 alle 1:25 PM |
io me vurria abbasta’…
bellissimo, grazie.
cosima
novembre 25, 2005 alle 2:09 PM |
io più che altro sento le voci, come dice mio fratello picchiandosi la tempia con l’indice. e comunque certo che lo scrivo, immantinente (quasi, diciamo)
novembre 26, 2005 alle 11:04 PM |
non la conoscevo…. è bellissima….