Sono stata a vedere una cosa bellissima, quelle di quando la religione si mischia alla terra, agli elementi pagani.
Un rito funebre condiviso con migliaia di persone, lingue e colori mischiati, in una sera profumata di primavera.
Qui e qui i link musicali, bellissimo Mesto ricordo e i Miserere. E immaginate un’intera cittadina abitata da questi suoni, dalle sette di sera fino a notte inoltrata. Un lunghissimo coro a tre voci, interminabile, per sette, otto ore di fila.
E centinaia di incappucciati e donne a lutto – vecchissime, antiche – che camminano scalze, in processione, lasciandosi colare la cera bollente sui piedi nudi, di vicolo in vicolo.
Bambine piccolissime vestite da angeli della morte che svolazzano in giro.
Ed enormi fuochi ovunque, in ogni largo, in ogni piazza, enormi falò purificatori a propagare un caldo che invade tutto lo spazio.
La processione ondeggia, seguendo un antico passo di derivazione greca in tre battute lentissime con avanzamenti e indietreggiamenti laterali, in diagonale.
Un moto ipnotico che – ti piaccia o meno – ti rapisce e ti priva di ogni pensiero.
Prendimi, fuoco, prendimi
aprile 7, 2007 alle 12:39 am |
‘ste marce funebri sono bellissime, una roba senza pietà .
aitan, tienile presenti per quel fatto là 😀
e comunque era per dire buona pasqua a tutti.
senza uovo, ma che il fuoco vi bruci, vi tolga ogni strato di pelle superflua.
aprile 7, 2007 alle 7:31 am |
Buona Pasqua a te Flo e a tutti.
Mi
aprile 7, 2007 alle 10:07 am |
Sei meravigliosamente una meraviglia meravigliosa e meravigliante.
:*
Gnama
aprile 7, 2007 alle 11:08 am |
Nella forma delle fiamme vedete anche voi una persona in piedi con le braccia aperte?
(chissà se sta cantando “Just one Cornetto…” sull’aria di ‘O sole mio)
aprile 7, 2007 alle 11:25 am |
Sono davvero belle e toccanti queste marce funebri.
Resta senza preoccupazioni, ne terrò presente per quel fatto là (che desidero sia quanto più là possibile e che vorrei anche voi voleste che più là possibile debba essere e sia (ché il fuoco è bello per riscaldare, riattizzare, risvegliare e risuscitare, mica solo per consumare e chiudere il ciclo)).
Proverò a procurarmi il cd (e se dovesse essere troppo difficile, ne ho che corrispondono bene alla funzione; uno bello assai si chiama Dead & gone – Trauermarsch e contiene strazianti canti della Vucciria insieme a classici Miserere, bande messicane, sospiri etnici e urli sassofonici).
(Mentre scrivo sto ascoltando quellâaltro cd là . à tutto bello, ma un paio di tracce sono di sconvolgente bellezza. E anche quellâIn the end lo trovo assolutamente convincente in versione audio. Un degno finale).
aprile 7, 2007 alle 1:24 PM |
aitan,
ma la cosa bella è stata il modo in cui sono capitata in questa cosa, che mi è piovuta tra capo e collo grazie a due persone conosciute da pochissimo e che vi toccherà conoscere quanto prima.
proprio due di quelli che ci piacciono assai.
aprile 7, 2007 alle 1:51 PM |
Non lo dire a me che prendo fuoco facilmente. A ripensarci, ieri notte con la bomboletta di butano a ricaricare l’accendino mentre tra le dita tenevo il sigaro, forse avrei potuto andare anche oltre la pelle superflua.
Buona Pasqua a te, madama bloggheressa e simpatica corte dei miracoli di commentatori.
A.
aprile 7, 2007 alle 1:59 PM |
zu,
è vero. c’è un uomo nel fuoco.
cavolo, adesso mi toccherà scriverne una storia 😀
gnamina,
grazie assai. ma non sono io, è il mondo intorno. io umile cronista, sono.
A.,
non lo sapevo che fumavi il sigaro..
e buona pasqua, sì.
mi,
sorridenti sempre
aprile 7, 2007 alle 6:44 PM |
ti abbiamo riconosciuta sei la prima della processione
un po’ paffutella però!
aprile 7, 2007 alle 6:52 PM |
oppio
aprile 7, 2007 alle 7:05 PM |
ovvio
ma è anche vero che i culti che si protraggono da secoli contengono degli elementi pagani molto forti.
questa è una celebrazione che dovrebbe essere molto angosciante ma non lo è, grazie al fuoco.
ogni mezz’ora la vampata brucia e dissolve, euforizza.
aprile 7, 2007 alle 7:44 PM |
oppio rubato.
e la sera tutti a mignotte, a rubare, a uccidere, a mentire, minacciare, a eccetera che tanto poi c’è la vampata di fuoco. in ultima istanza c’è il pentimento con conseguente perdono.
ipocriti che celebrano riti ipocriti.
aprile 7, 2007 alle 8:00 PM |
iggy, e ci hai ragione, ci hai.
ed è per questo che stasera – per compensare – mi dedicherò ad altri culti, assai più pagani.
sempre roba di due passi così e tre colì.
ma insomma, tutt’altra storia 😀
aprile 7, 2007 alle 8:11 PM |
io anch’io.. i miei saranno passi sparsi, rockritmati. 😉 pubblicità :
http://www.myspace.com/spellboundnite
aprile 7, 2007 alle 8:14 PM |
have a good dancing spellbound nite..
aprile 7, 2007 alle 11:11 PM |
per quando torni a casa,se ancora non ti basta
aprile 7, 2007 alle 11:16 PM |
ispediggy
che gli “officianti” il rito poi vadano a mignotte o uccidano non c’entra un’antara con ciò che hanno fatto (o officiato). un rito è un rito! mica pizza e fichi!
aprile 7, 2007 alle 11:24 PM |
questa esperienza te la invidio 🙂
aprile 7, 2007 alle 11:25 PM |
p.s. Auguri 🙂
aprile 8, 2007 alle 3:51 am |
hanging.
ho aspettato tanti anni ma era tutto lì.
come imparare ad andare in bicicletta.
aprile 8, 2007 alle 2:05 PM |
sei andata a sessa, ove non sono mai stata. grande. l’altra domenica s’adda ire alla madonna delle galline, a pagani. altra atmosfera, ma coinvolgente.
aprile 8, 2007 alle 7:02 PM |
melpunk,
e invece c’entra eccome. il legame sta nella parola ipocrisia. gente ipocrita che celebra riti ipocriti. evidentemente anche “peccare” fa parte del rito.
mica cotichie..
aprile 8, 2007 alle 8:17 PM |
se non mi portate alla madonna delle galline mi incazzo (che partecipo anche al sito)
http://gallineputtane.splinder.com/
aprile 9, 2007 alle 12:42 am |
Banda Ionica, Per Domenico Morelli.
(sì sì, ci dev’essere una cimica da qualche parte, non c’è verso)
lisa
aprile 9, 2007 alle 11:20 PM |
che brutta cosa, la religione. ed anche il suo contrario.
aprile 10, 2007 alle 10:06 am |
ipsediggy
scusa, ma credo tu faccia confusione tra il rito, che è una cosa, e chi “officia” il rito, che è un’altra. le persone sono ipocrite, i riti no. sempre che ci si intenda su cosa sia un rito, altimenti stiamo perdendo tempo. saluti
mel
aprile 10, 2007 alle 10:12 am |
a me piacerebbe molto che tu ce lo spiegassi sinteticamente, melpunk.
il fatto del rito, intendo.
(che secondo me ci faresti una spiegazione bellissima, tu)