Dietro le quinte si lavora.
Stiamo costruendo lentamente i prossimi due numeri di Buràn, nelle forme e nei contenuti.
Stiamo fibrillando, per questo e quello.
Il buon Calma ha fatto questa cosa incredibile, che io non so ripetere tecnicamente, però mi pare assai bella.
Gli altri sono impegnati nelle traduzioni, nella ricerca delle debite autorizzazioni a pubblicare, nello svelare i misteri di termini ed espressioni incomprensibili, nell’editing e nelle revisioni.
Adoro il modo in cui si costruisce questa rete, adoro il modo in cui scopri che l’autrice di uno dei racconti selezionati, una nepalese, è una regista, lavora come membro dell’ UNDP per riformulare le linee guida della Giustizia nel suo Paese e lottare per l’uso di Internet come veicolo di informazione per la tutela dei diritti umani, e di fronte a una richiesta di spiegazione su un’espressione idiomatica intraducibile, non solo ti offre la piena disponibilità, ma ti mette in copia ad italiani amici suoi che vivono a New York, dove si occupano di ricerca linguistica in chissà che università.
Nessuna autoreferenza, nessun farsi grandi alle spalle d’altri.
Vi volevo solo dire quant’è bello.
gennaio 11, 2008 alle 2:42 PM |
ma quanto siete belli voi!!! 🙂
gennaio 11, 2008 alle 2:47 PM |
belli e fotogenici 😀
gennaio 11, 2008 alle 3:01 PM |
Vedi Omar quant’è bello (cfr. Totò, se non erro “Il figlio dello sceicco”) 🙂
gennaio 11, 2008 alle 3:10 PM |
(anche belli e impossibili, talvolta)
gennaio 11, 2008 alle 3:18 PM |
e un po’ belli e dannati, chessò? 😉
gennaio 11, 2008 alle 3:22 PM |
Belli e snelli: tornare in forma con uan dieta equilibrata.
(non ci crederete, ma questo è il pay off del prossimo numero. un ringraziamento ad HangingRock per avermi insegnato l’uso della parola pay off)
gennaio 11, 2008 alle 3:28 PM |
belli e guaglioncelli (l’ho scelta tra tutta una serie di aggettivi che finiva in -celli 🙂
gennaio 11, 2008 alle 7:54 PM |
so di attese varie, tanti.
io pure, che credi.
gj
gennaio 11, 2008 alle 11:55 PM |
lo so, lo so.
sto entrando in quelle spirali perverse in cui prendi tanti di quegli impegni che poi ti accorgi di non riuscire a mantenerli.
mi detesto.
(un poco)
gennaio 12, 2008 alle 10:13 am |
quanto è bello davvero!
gennaio 12, 2008 alle 3:01 PM |
la verità è liquida; sempre
gennaio 12, 2008 alle 3:49 PM |
come la capisco questa auto-dest-azione!
(però burà n è veramente una bella cosa della quale m’onoro essere particella a-tomica)
(ma che d’e’ pe-cché me ve-ne ‘e scri-ve-re tu-tto sta-cca-to?)
gennaio 12, 2008 alle 8:27 PM |
Viene voglia di dare una mano, in qualche modo. Ma in che modo?
gennaio 13, 2008 alle 12:09 am |
(trovare interpreti dal turco, dal kirghiso e dal tagalog?)
gennaio 13, 2008 alle 10:21 PM |
L’interprete dal turco forse ce l’ho!
gennaio 14, 2008 alle 10:15 am |
pay off è di Burei, come puoi averlo dimenticato? Ho le email che lo dimostrano. Eméndatimmantinente
gennaio 14, 2008 alle 11:16 am |
(non l’avevo dimenticato, è solo che quando l’aveva tirato fuori Burei e voi tutti a ripetere pay off di qua e pay off di là , io fingevo di aver capito, ma non era vero. bluffavo)
gennaio 14, 2008 alle 6:12 PM |
giorgi, ma quelli delle lingue strane oltre a tradurre devono anche cercare e proporre.
gennaio 14, 2008 alle 10:46 PM |
Potrei contattare la mamma (turca) di un compagno di classe di mia figlia. Sono tornati ad Ankara e lei insegna italiano all’università . Boh, così, ci posso provare.