Dammi il tuo portfolio e ti dirò chi sei

E’ che io lo so di essere una tipa un po’ precisa e rompipalle. Non su tutto, d’accordo, ma su alcune cose sì. I sentimenti e la scuola, per esempio.

Così è dal primo giorno che insisto perché le maestre ci spieghino questa cosa delle riforma, che per me è impossibile guardare l’orario di mia figlia e vedere che invece delle materie ci sono cose come Tutor o Larsa, poi leggere le note e scoprire che nelle ore di Larsa esiste un laboratorio di Civile convivenza e altre cose troppo lontane dal mio concetto di prima elementare. Oops, non si dice prima elementare. Si dice monoennio del ciclo primario. Scusate.

Ma cosa vi insegnano, Sabri?

Delle cose.

Delle cose come?

Tipo che bisogna lavarsi i denti o che nella frutta ci sono le vitamine.

E poi?

Poi uff, mamma, cose sceme, per esempio che non bisogna picchiarsi, sono le stesse regole di casa, solo che ci sono bambini che non le sanno.

Vabbè. Allora dietro insistenza continua, oggi è stata organizzata una riunione con una formatrice che veniva da Roma, esperta della riforma Moratti. Una signora ammodo, molto gentile, che per due ore ha cercato di spiegarci il sistema.

Solo che forse non le hanno detto che noi eravamo le mamme, e non le maestre.

E che oltre a mamme un pochino più evolute c’erano anche quelle dei bambini senegalesi, polacchi, russi. E poi le mamme disagiate, che parlano solo in dialetto, quelle che nonostante sia una scuola privata non pagano la retta perché sono sui fondi comunali. Le riconosci, perché si aggirano tra le altre come se non avessero diritto a chiedere, che tutto per loro è ben fatto ed è già tanto se i figli sono in una scuola che glieli tiene fino alle 18.00 senza che debbano tirar fuori un quattrino.

Allora la formatrice l’ha presa alla lontana, raccontando delle indagini OCSE. Poi ci ha aggiunto i Regolamenti UE, poi ha parlato del POF, del PECUP, del PSP e di altri acronimi con la P che non saprei ripetere. Siccome c’erano occhioni sgranati si è scusata di non avere documenti a portata di mano. Non che non ce li avesse, ma li aveva su penna USB e dunque non li poteva mostrare. Aggiungendo a bassa voce: in realtà avevo chiesto un portatile e un videoproiettore, ma c’è stata una miscommunication.

Poi ha parlato di portfolio, di skills, di svariate altre cosine come il reinquadramento socio-culturale delle conoscenze acquisite al fine di conseguirne la spendibilità extramoenia  e per finire ha dato il colpo di grazia suggerendo a tutte la lettura di un testo di Morin, per approfondire l’ologramma.

Le mamme erano stravolte.

Io sedevo accanto a una mia compagna di liceo che ha la figlia in classe con la mia.

Glielo dici tu o glielo dico io?, ci siamo chieste ridendo.

Anche un po’ indignate, in verità.

Poi ci ha soccorso la mamma di Papi, una bella nerona con un camicione stracolorato e i capelli a treccine: signora, io no gabito molto, io solo vuole sapere quando Papi impara a leggere e scrivere in italiano, che a casa non bossiamo aiutare lui.

La formatrice non si è scomposta. Ha risposto una roba tipo: stia tranquilla, signora, la progettazione del monoennio si fonda proprio sull’acquisizione del gramma.

Mi veniva da piangere.

41 Risposte to “Dammi il tuo portfolio e ti dirò chi sei”

  1. hladik Says:

    flo non si fa così … e io che ero quasi contento che l’anno prossimo l’ale va a scuola … non si fa così … le illusioni di un padre vanno mantenute ne ha bisogno lui delle sue illusioni sennò mica ce la fa il papi 🙂

  2. ladritta Says:

    ti capisco. ho un figlio in seconda elementare e le difficoltà incontrate con la riforma sono state numerose. soprattutto per i bambini. ma pare non fregare niente a nessuno (si schermano dietro i paroloni, loro…)

  3. manginobrioches Says:

    Sabri mi sembra a posto. Le Moratti no pasaràn, accidenti. (mio figlio fa scacchi e filatelia e ieri m’ha chiesto se per caso possediamo un Penny Black, che sarebbe – m’ha spiato Google – il diamante Koo-hi-noor dei francobolli, io gli ho chiesto: ma perché lo vorresti? lui mi guarda e mi fa: mamma, così avremmo chiuso per sempre con la scuola. mica scemo)(ah, in compenso abbiamo dovuto comperare noi la carta igienica)

  4. Flounder Says:

    ma magari fosse solo la scuola. fanno così dovunque.
    negli ospedali ti soggiogano con i termini tecnici. ho partorito al policlinico, dove affluisce tutto l’entroterra, le periferie. gente che a stento sa mettere la firma e il ginecologo chiedeva alla mai vicina: signora, come va la lochiazione?

    ma andate affanculo.

  5. hladik Says:

    ehi flo ti “sento” un po incazzata stasera

  6. Flounder Says:

    no, no.
    non in profondità. è anche una specie di irritazione professionale. io mi occupo anche di formazione, e non sopporto i formatori che non sanno adeguarsi al livello della platea che hanno di fronte.

  7. anonimo Says:

    Ciao Flounder,
    la signora venuta da Roma parlava in quel modo perchè la tu’ figliola non è una scolara ma una piccola manager e, mi consénta, che linguaggio volevi che usasse? E che cribbio!

    Ste

  8. hladik Says:

    a monte che della formazione il porsi in modo “comunicativo” nei confronti del tuo interlocutore è una regola fondamentale di “umanità” prima che di “efficacia”; pensa flo a quante volte l’approccio volutamente difficile viene usato non per difesa, che passi, ma per comunicare una superiorità … ho sempre pensato che questa è una cosa terribilmente triste, anzi la più triste di tutte

  9. broono Says:

    I formatori sono pagati per convincere la platea del fatto che loro sono pagati per adeguare il livello della platea al loro.

    Ho adeguato il livello della spiegazione a quello medio di un formatore.

    I formatori andrebbero arrestati, per quanto mi riguarda, per distruzione di persona.

    Per quanto riguarda la riforma, invece, come per molte altre attuali riforme dell’italico paese, credo che se si esclude una rivoluzione ******, le possibili soluzioni si riducano a zero.

    E’ che per quel tipo di rivoluzione manca il requisito fondamentale, la percezione dello stato di povertà.
    Economico e culturale.

    per questo in Italia non ci sarà mai, a meno che non succeda come sta succedendo in Francia e cioè che a dargli il via e a condurla siano quelli che non capendo la lingua non sono caduti nella rete della comunicazione positiva.

    Quella messa in piedi dai formatori dei formatori, per capirci.

    Brutta razza i formatori.
    Peggio di loro ci sono solo i motivatori.
    Mi fa strano pensare che tu ne faccia parte.
    Ma almeno dimostra che ancora non tutto è perduto.

  10. hladik Says:

    ahahah i motivatori certo sono il segno della fine dei tempi

  11. Flounder Says:

    io non sono una formatrice in senso stretto.
    io progetto e gestisco corsi, ma a sfondo fortemente tecnico. roba pratica.
    a volte vado anche in aula, ma non direi mai tutte quelle cose come skill, skull, skoll eccetera.

    sulla riforma Moratti vera e propria ancora non ci ho capito. fatto sta che ci voleva, che i programmi dei licei stanno ancora fermi all’epoca di Gentile. i nostri ragazzi non parlano le lingue, non si sanno muovere nel mondo, hanno un’educazione un po’ in cattività.

    ho insegnato (sempre come tecnica) in una ventina di scuole in Campania e alcune in giro per l’Italia. come docente che stava fuori dai programmi ministeriali mi sono potuta permettere ciò che volevo, approcci totalmente differenti, programmi a mio piacimento. ma i docenti di ruolo erano ingabbiati e totalmente demotivati. una tristezza da morire.

    ste, hai ragione, è proprio così.
    alla mia domanda se il portfolio restava confinato al ciclo scolastico o si estendeva oltre, mi è stato risposto che si interfaccia con i cicli seguenti.
    questo vuol dire che se le scappa la pipì uno di questi giorni, a diciotto anni si ritrova con un portfolio che evidenzia limiti alla continenza. una specie di teppistella, insomma 😀

  12. hladik Says:

    però flo non mi hai ancora offerto nessuna ricompensa per il servizio di moderazione dei commenti che stasera mi sono autoassegnato :-9

  13. broono Says:

    Ho sempre amato gli scatti d’orgoglio.

    🙂

  14. ^AleA^ Says:

    A me una volta è piombato un tale nel laboratorio ciarlando di skill, brand, flavour e altre strane oscenità. Credo volesse vendermi qualcosa, ma non ci ho capito nulla e così l’ho cacciato.
    Esigo che mi si parli in italiano comprensibile.

  15. Flounder Says:

    hladik, tranquillo.
    ho riportato tutte le tue attitudini nel tuo portfolio di blogger. 😀

    merci.

  16. manginobrioches Says:

    essì, gira gira sono sempre i capponi di Renzo…

  17. AnnaBella Says:

    …strano che nessuno tra i presenti abbia selvaggiamente picchiato la formatrice, motivatrice, …xxytrice.

    Comunque io ci vado a nozze con questi qui. L’ultima volta che una tipa mi di disse che dovevano fissare il timing prima di fare il meeting le ho risposto molto tranquillamente con fare da idiota “cioè è il caso di prendere un appuntamento?”….la tipa mi ha guardata con occhi timidi e mi ha risposto un debole “ehmmmm, si!”
    Ah e non poteva dirlo prima?

  18. apocrifo Says:

    HannaBella Noto con molta paura che sei stata promossa a strega di terzo livello.;)cattiva che sei

  19. Flounder Says:

    se sapessi, apocrifo.
    se solo sapessi… 😀

  20. apocrifo Says:

    Faccia dei gesti per erudirmi,non sussurri niente,sono convinto che riuscirebbe lo stesso ad ascoltare.;)

  21. Flounder Says:

    in tutto questo bailamme morattiano di curriculum nazionale, locale e offerta formativa peculiare, mi sono infilata in una stanzetta per discutere su come presentare qualche progettino per la scuola. uno sulla globalizzazione dei mercati e le filiere agroalimentari, uno sul cinema, con laboratorio di microregia e sceneggiatura e uno di esplorazione emotiva e drammatizzazione. ovviamente con gli specialisti e i tecnici del caso, con i quali avevo già discusso in precedenza. tutti – ovviamente – volontari.
    la formatrice e il direttore erano esterrefatti.
    Рma lei ̬ insegnante?
    – no
    – e come le viene in mente?
    – mi viene, sono anni che non vedo l’ora che mia figlia parta con le elementari per dare il mio contributo alla scuola
    Рguardi che la riforma ̬ a costo zero
    – lo so, non mi interessa. io sono una mamma, non una consulente. siamo tutti volontari.
    – dobbiamo pensarci
    – ok

    devono pensarci.
    sempre così, quando offri una cosa gratis.

  22. Flounder Says:

    apocrifo, non posso dirti altro.
    (e non ti dico cosa fa con i filtri d’amore…io la temo)

  23. apocrifo Says:

    Azz,se mi passa un filtro vorrei rollarmi una canna.
    Dopo sta battuta sento già punture di spillo sul mio corpo.;)

  24. AnnaBella Says:

    ahahahah hladik le punture sono perchè mi hai classificato SOLO al terzo livello non per i filtri.
    Sto preparando la bamboletta, attento/a (oooops scusami ma non ricordo se sei una o un hladik-!)…

  25. Flounder Says:

    ma è apocrifo che vuole il filtro, non hladik!
    (capito adesso perché la temo?)

  26. AnnaBella Says:

    perchè sono rincoglionita?:-D

  27. apocrifo Says:

    devi fare un bambolotto,HannaBella.

  28. AnnaBella Says:

    apocrifo (c’ho preso stavolta?) il woodoo è unisex!

  29. apocrifo Says:

    Più sale di livello,più viene meno l’ossigeno al cervello.

  30. fuoridaidenti Says:

    Uno: Perché non metti i commenti in una finestra a parte? (Stavo dicendo una listbox popup editabile, ma poi con l’aria che tira…). Il fatto è che il mio “muro di fuoco” ti taglia a metà

    Due: perché non fai una sana ripulitura del tuo computer (stavo per dire perché no levi ‘sti cazzo di dialer che tutte le volte che ti apro mi tocca killà na marea di finestre?)

    Tre: Io talvolta faccio il docente di cose tecniche, sicché skill e skull tocca snocciolarli giuocoforza. E’ ovvio, è solo una questione di contesto.
    Certe volte, come dici tu, bisognerebbe mandarli affanculo punto e basta.

  31. Flounder Says:

    punto uno: perché non so come si fa, mandami apposito pvt di spiegazza.

    punto due: non sei il solo a dirmelo, purtroppo non posso farci nulla. chiudi le finestrelle e fottitene.

    punto tre: ma tu la fai la matrice job skill?

  32. contrabasso Says:

    Spiegazza, che bella parola, non l’avevo mai sentita. Mi piace assaissimo!

  33. Flounder Says:

    calma, sto facendo uno scan con stinger. va bene? 😀

  34. charm Says:

    L’acquisizione del gramma sara’ accompagnata anche dall’acquisizione di un contenuto?
    Temo che ci saranno delle sorprese, quando avro’ di nuovo a che fare col mondo scolastico lasciato anni fa.

    Flo, sei grande, davvero.

  35. Flounder Says:

    charm, circa i contenuti, abbiamo appreso che se ne occuperà il PECUP (Piano Educatvo Culturale Professionale). Una mamma ha chiesto timidamente cosa si intendeva per professionalità a 10 anni e le è stato appunto risposto che è la capacita di spendere in contesti extracurriculari le skill che si padroneggiano. Secondo me lei avrebbe voluto dire mastered , ma un oscuro senso del decoro l’ha trattenuta.
    abbiamo anche appreso che sono state eliminate le ridondanze, ossia che la preistoria la studi alle elementari e poi basta.

  36. riccionascosto Says:

    Insomma, la preistoria rimarrà sepolta nella memoria (sempre che ci resti).
    Sul resto non commento, hanno già detto tutto.
    Essendo nata però in un anno bisestile, sarei interessata al terzo livello (oddio, anche al primo, non sono ambiziosa)

  37. AnnaBella Says:

    spero che il pecup sia meglio del cepu….
    almeno

  38. glider Says:

    che pirla che sono, io la mia bimba la porto tutte le mattine all’asilo perchè lei è una mezzana della classe dei ricci…

  39. Flounder Says:

    il terzo livello di strega è come quello di reiki: si possono fare sortilegi a distanza e istruire i nuovi allievi.

  40. lupesio Says:

    Io ho due figli che vanno a scuola.
    Prima e terza elementare.
    Le loro maestre sono abbastanza tradizionaliste e della riforma Moratti applicano poco o niente.
    Però voglio parlare meglio con mio nipote, al liceo.
    E comunque, miei cari, ricordatevi che l’inizio della riforma scolastica e universitaria l’abbiamo voluto noi, con Berlinguer.

  41. Su Says:

    Non dirlo a me.
    Se non ve l’hanno spiegata è perché non l’hanno capita, fìdati.
    nel resto degli ordini di scuola non saprei, ma quella delle elementari è, per la gran parte, un tale nebuloso pasticciaccio che anche i formatori fanno quello che possono per vendere il fumo che gli è stato detto di piazzare.

    E guarda che io non partivo (tanto) prevenuta.
    ma basta anche solo dare un’occhiatina alla premessa dei nuovi programmi per rendersi conto della pochezza e dell’astrusità di chi l’ha elaborata.
    Ci avevo fatto persino un post, da tanto che era esilarante.

    Riguardo al rapporto tra scuola e genitori propositivi, esso è stato al centro del dibattitto nella scuola dove lavoro, ultimamente. Non è cosa semplice, anzi. Ma sarebbe troppo lungo parlarne ora, qua.

    Comunque nel larsa il laboratorio di convivenza civile non dovrebbe rientrare. 😉

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